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12 feb 2018

ECOCUP: la coppetta made in Italy

Oggi parliamo di una coppetta made in Italy: la Eco-cup.
Fa sempre piacere poter consigliare una coppetta italiana, soprattutto quando è un prodotto molto buono come in questo caso.
Eco-cup viene venduta con nomi differenti dallo stesso produttore: Benessere Italia S.a.s.
La potrete troverete con il nome di Lybera nel circuito delle farmacie, con il nome di Fluxy negli ipermercati Auchan e Carrefour (o in qualche farmacia) e infine con il nome di Eco-cup per il circuito degli e-commerce, e ancora per parafarmacie, erboristerie e supermercati.
Per visualizzare le informazioni generali sul prodotto potete visitare il sito di Eco-cup qui, quello di Lybera qui (nel caso di Lybera per conoscere le farmacie che la vendono potete visionare la sezione “Dove ci trovi”) e infine il sito di Fluxy, qui.

La Ecocup di cui parlerò in questa recensione mi è stata gentilmente inviata dallo staff del sito coppetta-mestruale.it.
Mi fa molto piacere poterla provare per voi, perché noto che è una coppetta sulla quale vengono chieste spesso informazioni.


Eco-cup è una coppetta mestruale considerata di facile utilizzo ed è quindi un buon punto di partenza per chi decide di avvicinarsi a questo mondo, senza dover spendere una cifra elevata.
La recensione e le considerazioni che leggerete qui di seguito valgono anche per Lybera e Fluxy, essendo queste uguali a Eco-cup. 

Caratteristiche generali di Eco-cup 
Eco-cup è prodotta in silicone medicale platinico a pelle di pesca, che al tatto risulta confortevole e di buona qualità. Il materiale è certificato e privo di agenti tossici o potenzialmente dannosi. E’ disponibile nei colori blu, trasparente e fuxia.

Sulla superficie viene riportato il marchio made in Italy e sono presenti due rilievi sul fondo.
Il gambetto di Eco-cup è cavo e dotato di rilievo a spirale. Il fatto che sia cavo, per chi in generale non lo elimina come invece faccio io, può renderlo più difficile da pulire rispetto ai gambetti pieni. Se vi dà fastidio, il gambetto può essere tagliato.

La tonicità di Eco-cup è intermedia, io la definisco semitonica: nè troppo tonica, nè troppo morbida. Non si percepisce una differente tonicità se si schiacciano fondo, corpo o bordo (cosa che invece si rileva in altre coppette).
Qui sotto vi metto una foto di Rubycup (il gambetto lo avevo tagliato) e Lena cup che sono a mio avviso le più simili a Eco-cup per tonicità, ma come vedete hanno forma differente.
Ecocup (blu) vs Rubycup (celeste)
dettaglio tonicità corpo

dettaglio tonicità fondo

Ecocup (blu) vs Lena cup (rosa)

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I fori per il “sottovuoto” sono 5, obliqui e di piccole dimensioni. Alcuni produttori preferiscono utilizzare fori di questo tipo sulle loro coppette, ma ho notato che tendono a occludersi di più rispetto ai fori dritti e soprattutto più grandi.
Piccolo appunto sul “sottovuoto”. Chi non è esperta e sente nominare il sottovuoto per la prima volta, pensa che la coppetta eserciti un qualche risucchio particolare.
Il sottovuoto di cui si parla in questo caso è quello che si origina a livello dei fori presenti sotto al bordo della coppetta: serve per mantenerla più ferma e per garantire che il bordo della coppetta aderisca in modo migliore per prevenire ed evitare le perdite. Il sottovuoto si elimina utilizzando le dita e premendo il fondo della coppetta con decisione, contemporaneamente muovendola a zig-zag mentre la si estrae.

dettaglio fori obliqui
Il fondo di questa coppetta, come in altri casi, è dotato di due rilievi poco marcati. Personalmente sono molto sensibile ai rilievi delle coppette: se sono troppo spessi, li sento subito e li trovo decisamente fastidiosi. Nel caso di Eco-cup non mi hanno dato problemi.

dettaglio rilievi sul fondo

La coppetta è attualmente disponibile in due taglie:

  • Ecocup 1 (piccola) -  lunga 45 mm (67 mm con lo stelo) e dal diametro di 42,5 mm. Capienza circa 17 ml.
 Questa taglia è consigliata per le donne che non hanno partorito per via vaginale e che hanno meno di 30 anni.
  • Ecocup 2 (grande) - lunga 45 mm (67 mm con lo stelo) e dal diametro di 46 mm. Capienza circa 20 ml.
 Questa taglia è consigliata per le donne che hanno partorito per via vaginale e hanno più di 30 anni.
Avrete notato che Eco-cup è una coppetta piuttosto corta e mantiene la stessa lunghezza sia in taglia 1 che in taglia 2. L’unica cosa che cambia tra le due coppette è il diametro.
La Eco-cup va benissimo per chi ha la cervice piuttosto bassa durante le mestruazioni, mentre potrebbe dare qualche problema a chi ha la cervice più alta. In questo secondo caso la coppetta tende a salire e anche se lasciate il gambo ho letto opinioni di donne che si spaventano un po’ e che pensano che diventi difficile recuperarla. A mio avviso non è una situazione drammatica e migliora molto con la pratica: basterà spingere con i muscoli vaginali e la coppetta scenderà. Se la coppetta sale il gambetto può aiutarvi ad afferrarla, ma ricordatevi che va sempre tolto il sottovuoto prima di tirarla fuori!
La taglia 2 di Eco-cup è più piccola della taglia 2 o L di altre marche.
Qui sotto vi inserisco una galleria con delle immagini di confronto tra Eco-cup in taglia 2 e altre coppette in taglia 2 o L a mia disposizione. Ho inserito anche i classici schiacchini, ottenuti premendo leggermente le coppette tra loro, per far notare le differenti conicità a livello di bordo e corpo. Sotto le foto potete leggere qualche info in più sulla differenza tra le coppette.
Ecocup 2 (blu) vs Mamicup L (viola)



Ecocup 2 (blu) vs Lunette 2 (gialla)



Ecocup 2 (blu) vs Ladycup L (rossa)




Ecocup 2 (blu) vs Amycup Crystal M (celeste)



Ecocup 2 (blu) vs Cuplee L (viola)



Ecocup 2 (blu) vs Yuuki soft 2 (trasparente)


Ecocup 2 (blu) vs Gaiacup L (bianca)



Ho potuto provare solo Eco-cup in taglia 2 ma, viste le sue dimensioni ridotte, si è rivelata perfetta per me nonostante io non abbia ancora partorito.
Ha retto il mio flusso medio nel giorno più abbondante per circa 6 ore. Mi ha dato qualche perdita, più che per la capienza, perchè i fori per il sottovuoto si sono otturati a causa del flusso mucoso: è una cosa che come ho già detto succede ed è abbastanza inevitabile. Di sicuro questo tipo di fori obliqui e piccoli risente maggiormente del problema.
Nei giorni di flusso scarso arrivo tranquillamente alle 12 ore senza perdite.
Come sempre queste considerazioni sono soggettive e legate al tipo di flusso della persona che utilizza la coppetta. Quindi se siete alle prime armi, per regolarvi meglio sulle ore di autonomia, potete usare un salvaslip o un assorbente di piccole dimensioni. Questo accorgimento vi permetterà di vivere la coppetta con maggiore tranquillità, finchè non avrete acquisito abbastanza sicurezza da capire come gestirla al meglio.
Non avendo provato la taglia 1 non so darvi purtroppo molte informazioni nel paragone con la taglia 2.

A chi consiglierei Eco-cup?
A donne con pavimento pelvico normalmente tonico. Essendo una semitonica “pura”, si adatta bene sia ai pavimenti pelvici che non presentano ipotono. 
 La coppette è delicata e non mi ha aumentato i dolori del ciclo, cosa che mi era successa con coppette decisamente più toniche (tipo Yuuki soft, Amycup Crystal M, Ladycup).

A chi non consiglierei la Eco-cup?
Tendenzialmente la trovo una coppetta per tutte, tranne nei casi in cui:
  • Avete avuto già esperienze negative con coppette semitoniche. Per esperienze negative intendo che la coppetta non si apre una volta inserita o resta molto schiacciata e vi provoca perdite per questo motivo. E’ necessario essere sicuri che la coppetta non si apra a causa della tonicità sbagliata e non a causa della vostra inesperienza!
  • Donne con pavimento pelvico sensibilmente ipotonico. Un pavimento pelvico debilitato tende a non reggere la coppetta, che inizierà a scendere. Se avete già provato una coppetta che vi ha dato questo problema è meglio propendere per una coppetta più morbida rispetto a Eco-cup.
E’ auspicabile che le donne con problemi al pavimento pelvico (incontinenza, prolassi, dolori durante i rapporti, calo del piacere durante i rapporti, infezioni ricorrenti uro-genitali ecc..) si rivolgano sempre ad un’ostetrica o ginecologo esperto in riabilitazione della muscolatura pelvica, facendosi seguire in modo professionale.
Non tanto per utilizzare al meglio la coppetta, ma quanto per evitarvi tutti gli altri fastidiosi problemi.

Facilità d’uso ed esperienza personale
Eco-cup è molto facile da usare: si apre senza grossi problemi sia per la sua buona elasticità, sia per il fatto che è corta. Anche se è semitonica, non è spessa come altre coppette, il che la rende facile da maneggiare. Il materiale a pelle di pesca la rende poco scivolosa: vi aiuterà ad avere una presa più ferma anche se la coppetta è bagnata.
Grazie ai suoi 5 fori fa un buon sottovuoto, ma resta facile da togliere perché il fondo si schiaccia senza dover imprimere troppa forza.
Non mi ha dato alcun fastidio toglierla, perché l’anello non risulta eccessivamente tonico.
Ricordo che si può utilizzare sempre un lubrificante a base d’acqua per rendere meno fastidiose le operazioni di inserimento e rimozione della coppetta mestruale. Il lubrificante elimina la sensazione di attrito e vi permette di rimanere più rilassate!

Consiglierei Eco-cup come prima coppetta?
Si! Concordo con chi consiglia la Eco-cup come prima coppetta mestruale. Il suo ottimo rapporto qualità prezzo la rende davvero una buona scelta.
Può andare bene anche per le ragazze molto giovani e vergini, perchè le sue dimensioni la rendono davvero maneggiabile e la sua tonicità è confortevole e non spaventa neanche le più timorose.

Qualche contro?
Il vero tasto dolente di Eco-cup è la sua scarsa capienza. Molte se ne lamentano, soprattutto dopo il parto quando il flusso tende ad aumentare diventando piuttosto abbondante. La taglia 2, con i suoi 20 ml scarsi, dovrà essere svuotata spesso se avete un flusso abbondante. La taglia 1 è in linea come capienza con le altre taglie piccole e quindi risente meno di questo problema. La differenza tra le due taglie è minima e spesso si consiglia proprio per via della capienza una taglia 2 anche a chi non ne avrebbe le caratteristiche di età e parti.

Le donne sopravvalutano il proprio flusso mestruale con l’uso degli assorbenti. Con l’uso della coppetta mestruale in molti casi viene ridimensionato. Però, se per esempio siete costrette ad usare assorbenti notte anche di giorno (facendo sempre riferimento al giorno di flusso maggiore) allora dovreste cercare una coppetta più capiente: almeno dai 25 ml in su.

Per darvi un’idea delle differenze tra coppetta mestruale e assorbenti posso dirvi che con il mio flusso medio, durante i giorni di flusso più abbondante cambiavo assorbente giorno ogni 3 ore (5-6 assorbenti), mentre la notte usavo i lunghi notte. Con le coppette da 28-30 ml arrivo ai fori dopo circa 8-10 ore (sempre nei giorni di flusso maggiore, con differenze da ciclo a ciclo). Con i 20 ml di Eco-cup sono arrivata a circa 6 ore. E’ considerato un tempo accettabile, visto che i produttori dicono che l’autonomia nei giorni di flusso maggiore arriva a 4 ore.

Dove comprare Eco-cup?
Ecocup si può trovare anche nei negozi, come vi ho detto all’inizio della recensione. Nel caso vi vogliate affidare agli acquisti online, potete rivolgervi:
  • Sito coppetta-mestruale.it, qui
  • Sito menstrualcup.co
  • Per la Lybera, è presente uno shop nel loro sito.

Per tutte le ragazze che sono curiose di provare la coppetta mestruale, ma ancora non sanno bene di cosa si tratta, vi consiglio di leggere qui e qui per capire come scegliere la coppetta mestruale e come risolvere i più comuni problemi riscontrati durante l’uso.

Vi ricordo che per qualsiasi domanda potete commentare l’articolo o scriverci su “Donne con la coppetta” di cui sono anche una delle admin e dove troverete tante informazioni utili e un supporto attivo da parte delle altre utenti del gruppo!

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