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19 feb 2018

Femmycycle

È arrivato il momento di presentarvi una coppetta dalla forma particolare, che riscuote nelle donne che decidono di provarla o un entusiasmo incontenibile, o una delusione totale.
Parlo della famosa Femmycycle, la coppetta mestruale americana venduta anche in Italia ormai da svariati anni.

 
Come nelle altre recensioni ho cercato di descrivere la mia personale esperienza d’uso in modo più oggettivo possibile. Vi ricordo che ogni donna è diversa e non è detto che i problemi che riscontro io con una coppetta, siano riscontrati da altre.
Spero che le informazioni che vi fornirò siano sufficientemente dettagliate e comprensibili, in modo che ognuna di voi possa farsi un’idea e possa decidere o meno di provare questa coppetta mestruale.

La recensione è piuttosto lunga, ma divisa in capitoletti: se non vi interessano le premesse, potete passare direttamente alla descrizione della coppetta e della mia esperienza.

POLEMICHE SULLA SICUREZZA DELLA FEMMYCYCLE CUP

Inizio subito cercando di chiarire la polemica che accompagna costantemente la Femmycycle cup.
Andando a visitare la pagina Facebook ufficiale e il sito dell’azienda viene spiegato che la coppetta è certificata da enti ufficiali americani, canadesi, europei.
Se non fosse sicura questi enti di controllo la ritirerebbero dal mercato.
Qualche anno fa l’azienda è stata pubblicamente attaccata da un’utilizzatrice per non avere, a detta di quest’ultima, illustrato con accuratezza le precauzioni d’uso del prodotto e i suoi possibili “effetti collaterali”.
In quel caso la cervice della ragazza si era infilata nella coppetta, restando “incastrata” nell’anello dell’imbuto interno, con conseguente difficoltà nell’estrazione e ricorso a cure ospedaliere per abrasioni cervicali.

Altre donne hanno evidenziato la stessa situazione di cervice “incastrata” nell’imbuto interno, soprattutto con la versione High Cervix e Regular. Stiamo parlando di casi emersi e documentabili solo sui social network e che riguardano solo alcune utilizzatrici, rispetto al totale.
L’azienda all’epoca si difese asserendo di aver dato tutte le informazioni necessarie all’uso corretto della Femmycycle cup, ma che queste erano state ignorate dalle utilizzatrici. Succede con tutte le coppette mestruali in commercio che ci siano esperienze positive e negative, per cui trovo normale che sia così anche per Femmycycle cup.

Nel gruppo Facebook “Donne con la coppetta” qualcuna ha evidenziato le stesse difficoltà di rimozione della Femmycycle cup. La questione torna ciclicamente alla ribalta, ogni volta che qualcuna chiede informazioni su questa coppetta. Le altre utenti, saputa la cosa, chiedono perché il prodotto non è stato ritirato per sempre dal commercio.
La risposta è semplice: un prodotto non viene ritirato dal commercio solo perchè ha dato problemi a qualcuno, si fa sempre un rapporto rischio/beneficio. Altrimenti, se così fosse, a quest’ora non avremmo più i tamponi interni (per farvi un esempio che gravita intorno al mondo del ciclo femminile).
Si può tranquillamente affermare che la coppetta Femmycycle cup non sia più “pericolosa” delle altre coppette mestruali in commercio.

Chi ha ragione tra azienda produttrice e utilizzatrici di Femmycycle cup? La verità sta nel mezzo, probabilmente.
Nelle istruzioni c’è scritto di infilare la coppetta fino a che non è entrato tutto l’anello, ma può essere che per seguire le istruzioni molte donne spingano la Femmycycle cup troppo in alto.
Dopo gli episodi di cervici “incastrate” è stata prodotta una nuova Femmycycle cup denominata Low Cervix, che è quella che ho provato io.
La Low Cervix ha corpo lungo come la Regular, ma l’anello sul fondo è molto più basso: in questo modo non si è portate a mettere la coppetta mestruale troppo in alto.

In questa foto, presa da coppetta-mestruale.it, si capisce bene la differenza tra i vari modelli
 NOTA BENE: in America e nel sito americano di Femmycycle cup non viene più venduta la versione High Cervix, ma solo la Regular, la Low cervix e la Teen.
Il problema delle cervici incastrate pare riguardi solo le donne con cervice bassa o patologica, cioè prolassata.
Attualmente il foglietto illustrativo e il sito di Femmycycle cup riportano tutte le informazioni e le precauzioni d’uso, quindi sta a voi leggerle e capire se Femmycycle è adatta alla vostra situazione.
Nella sezione FAQ del sito viene riportata qualche informazione in più rispetto al foglietto illustrativo (almeno, quello che è presente nella confezione che è arrivata a me direttamente dall’azienda, per cui è la versione più aggiornata).

Non leggere tutte le istruzioni e le informazioni disponibili sulla coppetta mestruale che avete acquistato, qualsiasi coppetta sia, può portare a “incidenti”. Ad esempio donne che ricorrono all’ospedale per farla rimuovere, perchè non sanno come si fa. O donne che si fanno male perchè la tolgono solo tirando il gambo, o ancora donne che la usano per i rapporti sessuali anche se è esplicitamente sconsigliato.
Siamo sicure che la colpa dipenda sempre e totalmente dal produttore di coppette, o dipende anche dalla nostra poca propensione ad approfondire e leggere le istruzioni?

Ho provato la Femmycycle cup tranquillamente, ho seguito le istruzioni del produttore e non ho avuto incidenti, nonostante la mia cervice sia bassa (non ho prolassi e non ho problemi al pavimento pelvico).

CARATTERISTICHE GENERALI DI FEMMYCYCLE CUP

Femmycycle cup è una coppetta trasparente, dalla forma arrotondata e dal silicone medicale morbido, ma molto elastico.
E’ difficile paragonarla a coppette già in mio possesso, in quanto il silicone medicale con cui è prodotta si percepisce come più sottile al tatto.
Da bagnata risulta più scivolosa delle coppette con silicone medicale “a pelle di pesca”. La versione che ho ricevuto io è arrivata con il suo sacchettino contenitore e con le istruzioni per l’uso.

Differenza di forma e dimensione tra Lunette (forma classica) e Femmycycle (teen)
Non sono presenti rilievi sul corpo della coppetta e non ci sono fori per il sottovuoto.
L’anello che costituisce il bordo è rinforzato e la parte interna è dotata di un “imbuto” costituito da una membrana di silicone molto più sottile e morbida del corpo della coppetta.
L’imbuto pare essere fondamentale per evitare perdite, perchè trattiene il liquido all’interno della coppetta, qualsiasi sia la posizione assunta.
L’apertura interna dell’imbuto misura 2 cm, mentre mediamente il diametro della nostra cervice è di 2,5cm.
Vista la morbidezza dell’imbuto e la sua misura, può essere che se si spinge la Femmycycle cup troppo in alto la cervice possa effettivamente infilarsi dentro la coppetta. Può succedere la stessa cosa se la coppetta si muove e tende a salire.
Femmycycle con imbuto interno estratto (posizione dello svuotamento) e Femmycycle in forma normale
Il fondo è dotato di un anello che serve ad aiutarvi nella rimozione della Femmycycle cup: non l’ho tagliato, perchè sembra che sia necessario utilizzarlo per la rimozione della coppetta. Ma non sono così sicura che sia indispensabile e più avanti capirete il motivo.
Può sembrare una coppetta ingombrante, ma il bordo ha dimensione analoga a quella di una coppetta mestruale di forma classica e il corpo ha un silicone morbido che si adatta alla forma della vagina, rendendosi scarsamente percettibile.
Anello del fondo, utile per aiutarsi nell’estrazione della coppetta. Imbuto interno molto morbido.
Esistono tre tipi di Femmycycle cup: Regular, Low Cervix e Teen.
Le capienze dichiarate dal produttore per le diverse tipologie di Femmycycle sono:
misure e capienze fornite dal produttore
La capienza può essere leggermente maggiore se consideriamo che la coppetta non ha fori, quindi può riempirsi effettivamente fino al bordo. Ricordo però che una volta inserita in vagina qualsiasi coppetta mestruale perde capienza, rispetto a quella che ha quando è aperta fuori dalla vagina.

La Femmycycle cup ha una tonicità “universale”, teoricamente adatta a tutti i pavimenti pelvici.
Per utilizzarla non deve aprirsi completamente al contrario delle altre coppette mestruali: man mano che si riempirà con il flusso, inizierà ad aprirsi.
La durata della coppetta viene riportata in 1-2 anni massimo, dopodichè il produttore consiglia di sostituire il prodotto. Secondo il produttore ci sono possibilità che superati questi tempi il silicone medicale inizi a rovinarsi e quindi possano persistere sulla superficie batteri o funghi, anche dopo la disinfezione.
La Femmycycle cup non si disinfetta con gli stessi metodi delle altre coppette: si usa una soluzione di acqua e aceto e il produttore consiglia di farlo sia prima che dopo le mestruazioni.
Sul altri siti è riportato che è possibile farla bollire, chiederò conferma al produttore.
 

PROBLEMA CERVICE

Non è automatico che usando la Femmycycle cup la vostra cervice finisca incastrata dentro, tanto che ci sono molte utilizzatrici entusiaste di questa coppetta che non hanno mai avuto il minimo problema.
E’ ovvio che anatomicamente non siamo tutte uguali!
Vi assicuro che la coppetta non esercita un risucchio attivo tipo aspirapolvere, quindi si toglie eliminando il sottovuoto esattamente come le altre coppette.
Se la cervice ci finisce dentro, può essere più difficile completare la manualità in modo rapido, ma in ogni caso si deve continuare a cercare di togliere il sottovuoto (schiacciando il corpo della coppetta e muovendolo a zig-zag mentre lo si estrae).

Se la vostra cervice finisce nell’imbuto interno di Femmycycle cup è per tre motivi:
  1. La cervice è davvero molto bassa -> in questo caso NON dovreste avere una Femmycycle.
  2. Avete spinto troppo in alto la coppetta –> quindi non avete letto bene le istruzioni o non avete ancora buona manualità
  3. La Femmycycle è salita da sola verso la cervice –> può succedere al di là di come posizionate la coppetta, magari camminando o di notte.
Anche se avete un pavimento pelvico di tonicità fisiologica, per usare Femmycycle cup Low Cervix NON dovete avere la cervice ad un’altezza inferiore a 5 cm. 
La necessità della misurazione della cervice viene suggerita dallo stesso produttore: è importante eseguirla sia perchè la coppetta funzioni correttamente, sia perchè la vostra cervice non si “incastri” nell’imbuto.

Questo fatto, secondo me, rende la Femmycycle cup più macchinosa da utilizzare.
La cervice non si trova mai alla stessa altezza durante tutto il ciclo, non è detto che ogni ciclo sia uguale al precedente e non è detto che ogni donna sia così brava da riuscire sempre a trovarla in modo rapido.
Non è una cosa impossibile da fare comunque, visto che ci sono donne che fanno questa operazione di misurazione cervice ogni volta che usano la coppetta classica.
E’ possibile, si chiederà qualcuna di voi, che tutte le misurazioni del mondo vengano vanificate dal fatto che la coppetta possa salire da sola?
La risposta che mi sono data è sì, visto che nel mio caso la Femmycycle cup tendeva a salire, soprattutto subito dopo l’inserimento.
Ma avendo scelto una Low Cervix e avendo una cervice che è a 5-6 cm di altezza durante le mestruazioni, non ho avuto problemi.

Come abbiamo detto la cervice può “incastrarsi” nell’imbuto interno, che è comunque molto morbido e non è tagliente.
Per risolvere il problema, alcune utilizzatrici hanno provato a tagliare più o meno in toto l’imbuto e hanno utilizzato la Femmycycle cup senza quest’ultimo.

Alcune donne hanno modificato la loro coppetta Femmycycle, eliminando l’imbuto interno.
I commenti successivi alla modificazione della coppetta sono positivi: pare che la Femmycycle cup funzioni lo stesso in modo efficiente.
Ho letto sulla pagina ufficiale facebook di Femmycycle cup alcuni commenti di utenti che hanno chiesto all’azienda di modificare il design della coppetta: se la coppetta funziona anche senza imbuto, perchè non eliminarlo e rendere la coppetta usufruibile a tutte, al di là dell’altezza della benedetta cervice?
Se avete una Femmycycle cup e avete avuto problemi, piuttosto che buttarla o non utilizzarla più, potete fare questa modifica e vedere se anche per voi è efficace!
 

UTILIZZO: INSERIMENTO E RIMOZIONE

Punto focale della questione: Femmycycle cup è facile da usare?
Vi riporto prima cosa ci dice il produttore sul foglietto illustrativo (visto che è in inglese e non per tutte è immediato), per eseguire un corretto inserimento e rimozione della coppetta mestruale:
  1. Fate la pipì. Il produttore consiglia di svuotare la vescica prima di inserire la coppetta mestruale e questo potrebbe essere un consiglio utile anche per l’uso di altre coppette mestruali.
  2. Rilassatevi, cosa che è da fare per agevolare l’inserimento di ogni coppetta mestruale presente sul globo terraqueo.
  3. Trovare la cervice, cosa che per me non è necessaria con altre coppette, ma diventa necessaria con la Femmycycle cup. Se la cervice è più bassa di 5 cm, non potete usare la Femmycycle cup (neanche se è Low Cervix).
  4. Trovate la posizione che più vi aggrada. Il produttore consiglia di mettersi con una gamba appoggiata al wc (o bidet, che non viene nominato visto che all’estero non esiste) oppure di mettersi sedute.
    Dovete piegare la coppetta in modo che l’apertura della stessa sia chiusa (vedi foto qui sotto). Poi scegliete la piega: il produttore suggerisce piega a C e dice che si può fare anche una fold (tulipano). Ma dovendo tenere la coppetta in un certo modo, la piega a C è l’unica piega che sono riuscita da usare, anche se non mi piace.
    Il produttore dice che seguendo le loro istruzioni dovreste riuscire a “intrappolare” aria dentro la coppetta e in questo modo la Femmycycle cup si aprirà più facilmente una volta inserita. Io ho visto che anche senza preoccuparmi troppo, l’anello è abbastanza scattante da riuscire ad aprirsi.
    Qualsiasi piega voi utilizziate assicuratevi che l’apertura della coppetta sia rivolta verso il retto. Anche questa è un’indicazione universale che si da per tutte le coppette mestruali.
  5. Esempio di pieghe diverse con coppetta dalla forma classica (Lunette gialla) e Femmycycle. Da un punto di vista di ingombro, la piega a tulipano riesce meglio con le coppette di forma classica, mentre la piega a C risulta uguale.   
    A sinistra: Femmycycle piegata a C e pronta per l’inserimento.
    A destra: Femmycycle come deve essere chiusa prima di essere piegata.
  6. Tenendo il bordo in modo saldo, inserite la coppetta molto lentamente      fino  a che l’anello sul fondo è dentro la vagina, poi fermatevi.
    Volendo potete lubrificare la coppetta con lubrificante a base d’acqua. Gli oli rovinano il silicone, ma se il produttore li consiglia probabilmente questo tipo di olio è compatibile con la mistura siliconica della loro coppetta.
  7. Sulle istruzioni del foglietto illustrativo c’è scritto da una parte che si deve togliere il vuoto prima di togliere la coppetta, dall’altra che può essere utile farlo, ma che basterebbe anche solo tirare l’anello. Quindi possono sorgere dei dubbi: devo o non devo togliere il sottovuoto prima di tirare via la Femmycycle cup?
    Alla luce dei fatti accaduti a certe utilizzatrici secondo me dovrebbero dire categoricamente che, come per le altre coppette, deve PRIMA essere tolto il sottovuoto e POI può essere tirato l’anello per estrarre la Femmycycle cup.
    Io sono riuscita a schiacciare la coppetta con l’indice e agganciare l’anello con il pollice: in questo modo il sottovuoto se n’è andato e tirando l’anello la coppetta è uscita facilmente, come una coppetta dalla forma classica.

    Se una donna non legge le istruzioni e ignora questo fatto, è molto probabile che abbia difficoltà a togliere la coppette e sensazione di discomfort durante le operazioni di rimozione.
  8. Per svuotare la coppetta dovreste riuscire a tirare fuori l’imbuto interno, altrimenti la coppetta non si svuota del tutto.
    Se provate a farlo tirando fuori l’imbuto con il dito, che è la manualità più immediata, il sangue sale di livello e vi sporcate più di quello che succede con una coppetta normale (decisamente di più, visto che normalmente per svuotare non mettete il dito dentro).
    Il produttore consiglia eventualmente l’uso di un cotton fioc al posto di usare il dito: ci ho provato e funziona, ma mi sono immaginata di dover fare questa cosa fuori casa..
    Se qualche utilizzatrice ha inventato un metodo alternativo per lo svuotamento, me lo comunichi!

DISINFEZIONE E MANTENIMENTO

Per disinfettare la Femmycycle cup non dovete farla bollire come le coppette normali, bensì dovrete preparare una soluzione con 10% di Aceto bianco e 90% di acqua. (es. 50 ml di aceto su 450 ml di acqua = 500 ml di soluzione con 10% aceto e 90% acqua).
La coppetta deve rimanere immersa per 30 minuti, dopodichè si può risciacquare.
Il produttore consiglia di fare questa operazione all’inizio e alla fine delle mestruazioni, mentre altri produttori consigliano di procedere alla disinfezione o solo all’inizio o solo alla fine (però per le altre coppette si usa la bollitura).
Durante l’uso, sempre il produttore, consiglia di lavare la coppetta con del sapone delicato. Dovete stare attente al sapone che usate: alcuni rovinano le coppette e fissano l’odore del sangue (o altri odori sgradevoli), soprattutto combinati all’uso di acqua molto calda.

Nelle istruzioni non è indicato l’uso di prodotti per la disinfezione a freddo, per cui non si capisce se si possono usare o meno. Io non li uso mai per le altre coppette, visto che la bollitura basta e avanza. Contatterò il produttore per chiarire se si possono usare sia questi prodotti, sia la bollitura (come viene riportato in alcuni siti).

Ogni metodo di disinfezione ha i suoi tempi per essere efficace: se con la bollitura bastano 5 minuti e siete tranquille (per verificare la disinfezione di coppetta mestruale solo bollita, cliccate qui), con questo metodo di acqua e aceto, per ottenere lo stesso effetto, ve ne servono 30.
Siccome alcuni patogeni resistono bene anche in ambienti acidi, trovo che una coppetta che si può bollire è più pratica di una che non si può bollire.
Per alcune di voi questo non è un problema, visto che ci sono donne che non si avvalgono di alcun metodo di disinfezione tra quelli consigliati, ma fanno solo lavaggio della coppetta con acqua e sapone.

COMFORT ED EFFICIENZA

La Femmycycle cup una volta inserita correttamente, con qualche tentativo in più rispetto alle coppette classiche, non mi ha dato problemi.
Non ho avuto perdite particolari, se non un minimo di perdita da canale (che però dipende dal fatto che personalmente non riesco mai a pulirlo bene).
Ho percepito il bordo e il corpo dopo l’inserimento, ma poi mi sono abituata e non ci ho più fatto caso.
Il bordo durante la rimozione non mi ha dato fastidio, anche se non sono riuscita a toglierlo mantenendolo molto chiuso, come invece riesco a fare con le altre coppette mestruali.
In alcune posizioni e un po’ anche camminando ho percepito l’anello presente sul fondo, soprattutto nel punto dove è attaccato alla coppetta.
Di solito taglio i gambetti delle coppette, ma in questo caso l’anello aiuta la rimozione e non ho voluto eliminarlo.


PRO E CONTRO DI FEMMYCYCLE CUP

Quindi, cosa ne penso di questa coppetta?
Considerate che la mia esperienza con Femmycycle cup è durata solo 1 ciclo ed essendo molto diversa dalle coppette che ho provato fino ad ora, dovrei utilizzarla altre volte per prendere manualità.
Posso già fare un elenco delle mie perplessità mettendomi nei panni di doverla consigliare o meno ad un’amica che vuole iniziare con la coppetta mestruale.


PRO

  • Non ha fori, quindi non esiste il problema che si otturino con il flusso e che facciano perdere aderenza alla coppetta, dando perdite.
    La perdita da fori occlusi è un problema che io riscontro con le coppette dai fori piccoli, mentre con quelle dai fori grandi mi trovo molto meglio.
    Se state impazzendo per questo fatto e non trovate soluzione, la Femmycycle cup potrebbe essere un’opzione da valutare.
  • Forma particolare: se avete provato coppette mestruali di forma classica, anche di tonicità diverse, e vi danno noia o problemi di perdite, potrebbe essere una possibilità provare con questa coppetta.
    Alcune ragazze hanno dichiarato di trovarsi benissimo, perchè è una coppetta che non deve aprirsi del tutto una volta inserita e l’anello è scattante.
    La sua forma scarica le forze sulla parete vaginale in modo leggermente diverso rispetto alle altre coppette, per cui è legittimo che alcune donne si trovino meglio.

CONTRO
  • La Femmycycle cup non è adatta a chi ha pavimento pelvico debilitato, perchè in questo caso molto probabilmente la vostra cervice ha un prolasso (più o meno grave).
    Solo un professionista ginecologo o ostetrico può darvi informazioni adeguate sullo stato del vostro pavimento pelvico e vi può indicare il grado di prolasso del vostro utero.
  • Dovete ogni volta controllare l’altezza della cervice.
    Misurare ogni volta la cervice è una cosa che mi da noia, ma come detto prima, ci sono donne che fanno questo normalmente con le loro coppette mestruali. Per cui è una cosa che da noia a me, ma non è detto che sia un problema per altre.
  • Deve essere sostituita ogni 1 o 2 anni.
    Per ogni coppetta mestruale la durata dichiarata è variabile: ci sono produttori che dichiarano che il loro prodotto dura “un paio d’anni”, altri 10-15 anni!
    Da cosa dipende la differenza? Prevalentemente dal materiale: i siliconi medicali non sono tutti uguali.
    La coppetta si può utilizzare più anni rispetto a quelli indicati? Anche sì, ma dovete valutare voi se la vostra coppetta negli anni ha cambiato caratteristiche, tanto da renderla difficile da usare o meno efficiente di come era appena comprata.
    Dal mio punto di vista anche dovendo cambiare coppetta ogni 2 anni, il beneficio per le nostre tasche e per l’ambiente sarà in ogni caso enorme. Ma effettivamente ci sono coppette mestruali che costano meno e dicono di durare di più, quindi è giusto che ognuno faccia la sua valutazione personale su questo punto.

CONCLUSIONI

Femmycycle cup è una coppetta che ho trovato meno pratica da utilizzare rispetto alle altre coppette mestruali di forma classica in mio possesso. Come ho ripetuto più volte, la minore praticità nel mio caso è quella di dover misurare ogni volta la cervice. Inoltre, non mi trovo molto bene con l’inserimento a C, anche se per la forma che ha questa coppetta è sicuramente più pratico.
Mi ha creato un po’ di ansia la questione cervice, nonostante usi da tempo la coppetta mestruale e abbia ottima confidenza con il mio corpo. Capisco che molte acquirenti potenziali abbiano dubbi su questo prodotto, per questo motivo.
A mio parere tutti i problemi che ha la Femmycycle cup derivano prevalentemente dalla presenza del fantomatico imbuto centrale: secondo i produttori è la sua forza e caratteristica peculiare, secondo tante utilizzatrici e secondo me rompe solo le scatole.
Tolto l’imbuto la coppetta pare funzionare come tutte le altre, nonostante la forma particolare: si toglie e mette come le altre, il bordo è scattante e si apre senza problemi, la capienza è adeguata per flussi normali-medi e se messa bene non da perdite e non da fastidio.
Senza l’imbuto la Femmycycle cup Low cervix potrebbe essere una coppetta perfetta anche per chi ha cervici molto basse!
Infatti, la cervice entrerebbe dentro e verrebbe accolta perfettamente in una coppetta che rimarrebbe anche capiente, visto che si sviluppa in larghezza piuttosto che in altezza.

Diametro dell’anello di Femmycycle è simile a quello delle coppette mestruali dalla forma normale. La coppetta risulta funzionare quindi anche senza l’imbuto interno.

Qualcuna di voi può pensare di compare ugualmente la coppetta, tagliarci l’imbuto e usarla con tranquillità. Io stessa vorrei provare al prossimo ciclo a farlo, quindi aggiornerò la recensione comunicandovi come mi sarò trovata.

Non mi sento però di consigliare al 100% una coppetta che, per funzionare senza intoppi, deve essere modificata dall’utilizzatrice finale!

Trovo che Femmycycle cup, per il prezzo che ha, sia una coppetta da scegliere se:
  • Avete provato coppette mestruali dalla forma classica, più di una, e non vi siete trovate bene.
  • Conoscete bene il vostro corpo e siete sicure nell’individuazione della cervice.
  • Avete buona manualità o siete disposte ad avere pazienza di imparare ad utilizzarla (dote che a quanto leggo, non tutte le donne hanno neanche con le coppette normali).

Personalmente mi piacerebbe che il produttore provi a trovare una soluzione che renda la coppetta più pratica, visto che varie utenti hanno evidenziato le medesime problematiche. Non sarebbe la prima volta che la forma di una coppetta viene rivista nella forma e resa più funzionale.

La Femmycycle cup è venduta online:
  • sul sito menstrualcup.co
  • sul sito coppetta-mestruale.it
Se avete altre domande o curiosità vi ricordo che potete commentare l’articolo e potete leggere gli altri articoli sulla coppetta e le tante altre recensioni che troverete qui sul blog. A presto con la prossima recensione!

 
May 15th, 2016

12 feb 2018

Lilycup e Lilycup Compact

Ciao a tutte! Finalmente ho un po’ di tempo e posso scrivere qualche nuova recensione di coppette mestruali.
Negli ultimi mesi ho avuto modo di provare diversi prodotti e con calma cercherò di darvi tutti i dettagli.
Inizio a parlare di due coppette molto particolari: Lily cup e Lily cup Compact by INTIMINA

A sinistra Lily cup classica e a destra versione Compact
Le Lily cup sono prodotte dall’azienda INTIMINA, che si occupa del benessere intimo femminile a tutto tondo.
Infatti INTIMINA, oltre alle coppette mestruali, produce attrezzi per il pavimento pelvico, massaggiatori intimi, detergenti e lubrificanti.

L’azienda è nata in Svezia nel 2009 e per la realizzazione dei suoi prodotti vanta la collaborazione di un team multidisciplinare di medici ginecologi, dermatologi a altri specialisti della riproduzione.
La coppetta, come gli altri prodotti dell’azienda, salta all’occhio sicuramente per il particolare design che la rende unica.
Una volta presi in mano i prodotti INTIMINA si fanno apprezzare subito per l’altissima qualità del silicone medicale utilizzato.
L’azienda produce secondo gli standard e le normative internazionali e distribuisce i suoi prodotti via internet che in negozi fisici (farmacie).
Per tutte le informazioni aggiuntive o di cui non tratterò io, vi consiglio di visitare il sito di INTIMINA, completo ed esaustivo.

Come avrete capito dal titolo Lily cup è venduta in due versioni: versione “classica” e versione Compact.
La versione Compact è quella con cui mi sono trovata meglio e che ritengo davvero geniale per il suo design.
Infatti, questa versione si può ripiegare su se stessa e si può portare ovunque nel suo contenitore rigido che ha le dimensioni di un ciondolo di 5 cm.
Sul mercato non esiste un altro prodotto simile, al momento.

Ecco come appare la Lily cup Compact una volta chiusa e riposta nella suo contenitore portatile

Caratteristiche generali di Lily cup classica e Compact

Lilycup, sia in versione classica che compact, è prodotta in silicone medicale a pelle di pesca. Il materiale è davvero favoloso: al tatto risulta morbido, confortevole, senza odori particolari. Lo stesso silicone riveste gli attrezzi INTIMINA per l’allenamento del pavimento pelvico e i massaggiatori intimi, di cui vi parlerò prossimamente.

La superficie della Lily cup classica è completamente liscia, mentre la versione Compact presenta dei rilievi che sono quelli che le consentono di essere chiusa su se stessa.
Il gambetto in entrambe le versioni di Lily cup è molto corto, appena 1 cm (nella versione classica è rinforzato sulla parte alta, quella più vicina al fondo della coppetta).

particolare gambo e bordo Lilycup Compact

Particolare gambo e bordo Lily cup classica.
Si può vedere come il gambo continui in un fondo piuttosto tonico, che però non si può eliminare. Io consiglierei di tagliare al massimo sotto l’anello più vicino al fondo!
I gambetti si possono tagliare, ma la coppetta nella versione classica resta lunga.
La Lilycup classica non presenta fori attorno al bordo, ma presenta una membrana interna che dovrebbe servire per evitare le perdite.
Una volta inserita correttamente non da alcun problema, anche senza il “sottovuoto” promosso dalla presenza dei fori.
La Lilycup Compact ha invece 4 piccoli fori orizzontali per il sottovuoto, disposti lungo il bordo.
Entrambe le Lilycup sono semitoniche: la versione Compact è una semitonica, nel senso che non si percepisce una differente tonicità se si schiacciano fondo, corpo o anello.
La versione classica invece ha il bordo leggermente più percettibile per via della forma particolare, mentre il fondo è rinforzato dove prende attacco il gambetto. Il fondo della Lily cup classica è leggermente rinforzato, per cui è più tonico del resto della coppetta.

La coppetta in versione classica al suo interno presenta una membrana con funzione anti-perdita

Nella confezione della coppetta classica troverete esaustive istruzioni per l’uso e un sacchettino per contenerla, mentre nella coppetta Compact troverete la confezione rigida al posto del sacchettino.

La coppetta è attualmente disponibile in due taglie, sia in versione classica che Compact:
  • Lily cup A lunga 68 mm (78 mm con lo stelo) e dal diametro di 40 mm. Capienza 28 ml.
 Questa taglia è consigliata per le donne che non hanno partorito per via vaginale.
  • Lily cup B lunga 68 mm (78 mm con lo stelo) e dal diametro di 43,5 mm. Capienza 32 ml. 
Questa taglia è consigliata per le donne che hanno partorito per via vaginale e hanno più di 30 anni e che hanno un pavimento pelvico debole. Vi confesso che non ho capito il perché di questa ultima indicazione, dal momento che la conicità di taglia A e B è analoga.
Lilycup classica A e B
  • Lily cup Compact A lunga 48 mm (58 mm con lo stelo) e dal diametro di 42 mm. Capienza 16 ml (18 fino ai fori).
 Questa taglia è consigliata per le donne che non hanno partorito per via vaginale.
  • Lily cup Compact B lunga 48 mm (58 mm con lo stelo) e dal diametro di 46 mm. Capienza 20 ml.
 Questa taglia è consigliata per le donne che hanno partorito per via vaginale e hanno più di 30 anni e che hanno un pavimento pelvico debole. In questo caso effettivamente la taglia B è più morbida della taglia A, ma a mio avviso resta semiotica (paragonandola ad altre coppette morbide in mio possesso)
    Lilycup Compact A e B:
    le due coppette sono ugualmente lunghe,
    ma la taglia grande (fuxia) è più ampia della taglia piccola (rosa)
Come avrete notato, le lunghezze delle taglie A e B di entrambi i modelli sono uguali. L’unica cosa che cambia è il diametro!

A chi consiglierei Lily cup?
– 
Donne con pavimento pelvico tonico. Nota bene: per pavimento pelvico tonico intendo fisiologicamente sano. Al massimo le ritengo utilizzabili da chi sta riabilitando il suo pavimento pelvico e ha buone possibilità di ritrovare una tonicità fisiologica.

Le alterazioni del pavimento pelvico sono ipertono e ipotono. Entrambe le condizioni sono considerate non fisiologiche e danno problemi di varia natura (es. perdite, infezioni ricorrenti all’apparato uro-genitale, dolore durante i rapporti, diminuzione della sensibilità, problemi rettali, prolassi..).
E’ quindi necessario, qualora notaste questi problemi, di rivolgervi ad un medico o un’ostetrica esperti in riabilitazione del pavimento pelvico.
Se avete avuto problemi di ipertonicità, potreste avere bisogno di una coppetta più morbida. Infatti, in donne che hanno avuto o hanno questo problema, alcune coppette mestruali anche semitoniche possono far contrarre il pavimento pelvico. Io ho sofferto di questo problema in passato, ma devo dire che le con Lily cup non ci sono stati intoppi. (Con altre coppette è successo, vedi Yuuki soft, Amycup Crystal, Ladycup..).

A chi non consiglierei la Lily cup?
– Donne con pavimento pelvico ipotonico che non recupereranno uno stato di tonicità ottimale neanche dopo la riabilitazione.

– Donne che hanno avuto già esperienze negative con coppette semitoniche.
Per esperienze negative intendo che la coppetta dava fastidio, oppure non si apriva una volta inserita, nonostante gli sforzi e l’acquisizione della manualità giusta (ci vogliono mesi a volte, per cui non datevi subito per vinte).
E’ necessario essere sicuri che la coppetta non si apra a causa della tonicità sbagliata e non a causa della vostra inesperienza.
Questi casi sono rari e solo queste donne dovrebbero preferire coppette toniche, rispetto a coppette semitiche.

– Donne che hanno cervice bassa (meno di 2 falangi) e canale vaginale corto. Nel mio caso, pur avendo cervice a 2 falangi, la coppetta in versione classica è risultata un po’ troppo lunga.

Qui sotto vi metto in confronto una coppetta che per me è lunga (Gaiacup) e Lily cup classica. Vedete che è davvero molto lunga, più che altro a causa del gambetto che non si può tagliare di tanto essendo connesso in modo ampio al fondo. Forse in questo caso il bel design è andato a disturbare un po’ la praticità d’uso.
Gaiacup L e Lilycup classica B

Facilità d’uso ed esperienza personale

La Lily cup in versione classica va benissimo per chi ha la cervice piuttosto alta durante le mestruazioni (3 falangi), mentre potrebbe dare qualche problema a chi ha la cervice più bassa (2 falangi o meno).
La versione Compact invece ha lunghezza analoga a quelle di altre coppette sul mercato. Il corpo “magro” e scanalato della versione compact la fa muovere un po’ di più, almeno nel mio caso.
Qui sotto vi metto il confronto tra Lily cup classica e Compact e altre coppette in mio possesso: è percettibile subito la lunghezza superiore alla media della versione classica e il corpo “magro” della versione Compact.

Lily cup versione classica paragonata a Klivee e Ladycup (a sinistra)
e Claricup e Lena cup (a destra) 
Lily cup versione Compact paragonata a Klivee e Ladycup (a sinistra)
e Claricup e Lena cup (a destra)
Se non avete problemi di cervice o canale vaginale particolarmente corto, Lily cup classica si utilizza tranquillamente.
L’unica cosa che ho notato è che essendo parecchio lunga e avendo un bordo diverso dalle altre coppette mestruali, è stata leggermente più complicata da maneggiare rispetto ad altre coppette in mio possesso.
Dovete avere la cura di rivolgere la parte alta della coppetta verso il retto.
Io ho utilizzato la piega a tulipano, ma si può utilizzare anche quella a C. Le altre pieghe sono effettivamente scomode.

La Lily cup classica non è iper scattante per via della forma del bordo, ma muovendola un po’ dopo averla inserita si apre.
C’è chi in questi casi avvita la coppetta “come se fosse una lampadina”, ma con questa forma non va bene.
E’ meglio tirarla leggermente verso fuori, in modo che trovi lo spazio per scattare. Il materiale a pelle di pesca la rende poco scivolosa anche se non ha rilievi sul fondo.

Ricordo che si può utilizzare sempre un lubrificante a base d’acqua per rendere meno fastidiose le operazioni di inserimento e rimozione della coppetta mestruale.
Purtroppo, per la mia anatomia, la Lily cup classica si è rivelata troppo lunga. Anche provando a tagliare il gambetto la situazione non cambia di molto, perché è proprio il corpo ad essere lungo.
La mia cervice (2 falangi) è entrata dentro la coppetta e il bordo interno in questo caso si è rivelato leggermente fastidioso, soprattutto al momento della rimozione. So che questa sensazione è stata provata da altre utilizzatrici che hanno caratteristiche analoghe alle mie per quanto riguarda l’altezza della cervice.
La misura A, che sarebbe quella consigliata per le mie caratteristiche, entra tutta, ma il gambetto resta percettibile perché è appena dentro alle grandi labbra.
La misura B non riesco ad accomodarla completamente in vagina.
Mi sono sforzata di tenere la coppetta in casa, anche se mi dava fastidio. Grazie alla sua capienza, con il mio flusso medio-scarso, arrivo tranquillamente alle 12 ore di autonomia indicate anche dal produttore nella descrizione prodotto.
Essendo la Lily cup classica una coppetta molto capiente, sia in taglia A che B, è sicuramente adatta anche a flussi abbondanti.
Al contrario la compact non mi ha dato tutta questa autonomia nel giorno di flusso maggiore, quindi di sicuro non è adatta a chi ha flusso abbondante.

La Lily cup Compact non mi ha dato alcun problema e si è comportata come una qualunque coppetta mestruale. L’unica pecca sono i forellini piccoli, che nel mio caso tendono un po’ ad otturarsi.
In più la coppetta avendo un corpo “magro” come dicevo poco fa, si è mossa un po’ di più rispetto ad altre coppette che ho provato. Sono conscia che il canale vaginale si accomoda attorno alla coppetta, però la mia sensazione è stata questa.

Considerate sempre che questa è stata la mia esperienza personale e può non coincidere con l’esperienza di altre donne: siamo tutte diverse.
Il prodotto, al di là della mia esperienza, è di grande qualità e se avete le caratteristiche giuste vi darà soddisfazione.


Consiglierei Lily cup classica o compact come prima coppetta?
Nì, per quanto riguarda la classica.
Sì, per quanto riguarda la compact.

La forma allungata della Lily cup classica non è proprio per tutte, perché qualcuna si potrebbe trovare impacciata o potrebbe risultare troppo lunga.
Penso ad esempio alle donne che dicono di avere difficoltà a mantenere la piega, o che ai primi cicli si fanno qualche problema ad accompagnare la coppetta bene dentro la vagina con le dita. Non tutte hanno la stessa confidenza con il proprio corpo e siccome con questa Lily potrebbe essere necessario “smanettare” un po’ di più, pensate anche a questo.
Solo voi potete sapere quanto ben predisposte mentalmente siete, per cui valutate che la coppetta è ottima, ma è leggermente diversa dalle altre coppette sul mercato.

Sicuramente è una coppetta perfetta se cercate un prodotto lungo, perchè avete cervice alta, e capiente, perchè avete flusso abbondante.

La versione Compact invece la trovo geniale e pratica, è uguale alle altre coppette come forma e l’unico appunto da fare è che non è molto capiente (è adatta a chi ha flussi scarsi o medi). Io la trovo perfetta da tenere in borsa, soprattutto per le emergenze, quando magari capita di farsi cogliere impreparate dalle mestruazioni.
Oppure, va benissimo per chi viaggia.
Di per sè una coppetta non occupa molto spazio in borsa o valigia.. ma questa ne occupa ancora meno!

Non ha molto senso fare schiaccini con queste coppette, perchè la loro forma potrebbe ingannare visivamente riguardo la tonicità. Se avete richieste particolari di confronto, scrivete un commento qui sotto!

Qualche contro?
  • Lunghezza: valutate bene l’altezza della vostra cervice prima dell’acquisto.
  • Capienza: la versione compact è per flussi scarsi, altrimenti rischiate di avere poca autonomia.
Dove comprare Lily cup?
Lilycup si può trovare in farmacia: per conoscere i rivenditori fisici visitate il sito del produttore.
Nel caso vi vogliate affidare agli acquisti online, potete rivolgervi:

Lilycup è tra le coppette più costose sul mercato, ma vi assicuro che la qualità è elevata e giustifica il prezzo.

Insieme alla coppetta ho provato il lubrificante intimo INTIMINA, utilizzabile sia con la coppetta che per i rapporti con o senza profilattico e una pastiglia SPA da utilizzare per il bagno durante le mestruazioni. Qui sotto vi lascio gli INCI.

pastiglie disinfettanti (sinistra) e lubrificante (destra)

INCI lubrificante

INCI e istruzioni compresse disinfettanti
Mi è stato mandato anche un detergente intimo, che però mi è caduto per terra e ho dovuto sostituire la confezione (quindi vi metto una foto che non ho fatto io, perchè ho dimenticato di scattarla prima di gettare la confezione rotta).

INCI sapone intimo
Siccome alcuni prodotti non li ho ancora provati adeguatamente, vi farò una recensione più dettagliata prossimamente (soprattutto sul lubrificante e sulla pastiglia SPA).

Per tutte le ragazze che sono curiose di provare la coppetta mestruale, ma ancora non sanno bene di cosa si tratta, vi consiglio di spulciare le altre recensioni e gli articoli sull’argomento presenti qui sul blog.

Vi ricordo che per qualsiasi domanda potete commentare l’articolo o iscrivervi al gruppo Facebook di “Donne con la coppetta”, di cui sono anche una degli admin e dove troverete tante informazioni utili e un supporto attivo da parte delle altre utenti del gruppo!

July 18th, 2016

ECOCUP: la coppetta made in Italy

Oggi parliamo di una coppetta made in Italy: la Eco-cup.
Fa sempre piacere poter consigliare una coppetta italiana, soprattutto quando è un prodotto molto buono come in questo caso.
Eco-cup viene venduta con nomi differenti dallo stesso produttore: Benessere Italia S.a.s.
La potrete troverete con il nome di Lybera nel circuito delle farmacie, con il nome di Fluxy negli ipermercati Auchan e Carrefour (o in qualche farmacia) e infine con il nome di Eco-cup per il circuito degli e-commerce, e ancora per parafarmacie, erboristerie e supermercati.
Per visualizzare le informazioni generali sul prodotto potete visitare il sito di Eco-cup qui, quello di Lybera qui (nel caso di Lybera per conoscere le farmacie che la vendono potete visionare la sezione “Dove ci trovi”) e infine il sito di Fluxy, qui.

La Ecocup di cui parlerò in questa recensione mi è stata gentilmente inviata dallo staff del sito coppetta-mestruale.it.
Mi fa molto piacere poterla provare per voi, perché noto che è una coppetta sulla quale vengono chieste spesso informazioni.


Eco-cup è una coppetta mestruale considerata di facile utilizzo ed è quindi un buon punto di partenza per chi decide di avvicinarsi a questo mondo, senza dover spendere una cifra elevata.
La recensione e le considerazioni che leggerete qui di seguito valgono anche per Lybera e Fluxy, essendo queste uguali a Eco-cup. 

Caratteristiche generali di Eco-cup 
Eco-cup è prodotta in silicone medicale platinico a pelle di pesca, che al tatto risulta confortevole e di buona qualità. Il materiale è certificato e privo di agenti tossici o potenzialmente dannosi. E’ disponibile nei colori blu, trasparente e fuxia.

Sulla superficie viene riportato il marchio made in Italy e sono presenti due rilievi sul fondo.
Il gambetto di Eco-cup è cavo e dotato di rilievo a spirale. Il fatto che sia cavo, per chi in generale non lo elimina come invece faccio io, può renderlo più difficile da pulire rispetto ai gambetti pieni. Se vi dà fastidio, il gambetto può essere tagliato.

La tonicità di Eco-cup è intermedia, io la definisco semitonica: nè troppo tonica, nè troppo morbida. Non si percepisce una differente tonicità se si schiacciano fondo, corpo o bordo (cosa che invece si rileva in altre coppette).
Qui sotto vi metto una foto di Rubycup (il gambetto lo avevo tagliato) e Lena cup che sono a mio avviso le più simili a Eco-cup per tonicità, ma come vedete hanno forma differente.
Ecocup (blu) vs Rubycup (celeste)
dettaglio tonicità corpo

dettaglio tonicità fondo

Ecocup (blu) vs Lena cup (rosa)

Aggiungi didascalia


I fori per il “sottovuoto” sono 5, obliqui e di piccole dimensioni. Alcuni produttori preferiscono utilizzare fori di questo tipo sulle loro coppette, ma ho notato che tendono a occludersi di più rispetto ai fori dritti e soprattutto più grandi.
Piccolo appunto sul “sottovuoto”. Chi non è esperta e sente nominare il sottovuoto per la prima volta, pensa che la coppetta eserciti un qualche risucchio particolare.
Il sottovuoto di cui si parla in questo caso è quello che si origina a livello dei fori presenti sotto al bordo della coppetta: serve per mantenerla più ferma e per garantire che il bordo della coppetta aderisca in modo migliore per prevenire ed evitare le perdite. Il sottovuoto si elimina utilizzando le dita e premendo il fondo della coppetta con decisione, contemporaneamente muovendola a zig-zag mentre la si estrae.

dettaglio fori obliqui
Il fondo di questa coppetta, come in altri casi, è dotato di due rilievi poco marcati. Personalmente sono molto sensibile ai rilievi delle coppette: se sono troppo spessi, li sento subito e li trovo decisamente fastidiosi. Nel caso di Eco-cup non mi hanno dato problemi.

dettaglio rilievi sul fondo

La coppetta è attualmente disponibile in due taglie:

  • Ecocup 1 (piccola) -  lunga 45 mm (67 mm con lo stelo) e dal diametro di 42,5 mm. Capienza circa 17 ml.
 Questa taglia è consigliata per le donne che non hanno partorito per via vaginale e che hanno meno di 30 anni.
  • Ecocup 2 (grande) - lunga 45 mm (67 mm con lo stelo) e dal diametro di 46 mm. Capienza circa 20 ml.
 Questa taglia è consigliata per le donne che hanno partorito per via vaginale e hanno più di 30 anni.
Avrete notato che Eco-cup è una coppetta piuttosto corta e mantiene la stessa lunghezza sia in taglia 1 che in taglia 2. L’unica cosa che cambia tra le due coppette è il diametro.
La Eco-cup va benissimo per chi ha la cervice piuttosto bassa durante le mestruazioni, mentre potrebbe dare qualche problema a chi ha la cervice più alta. In questo secondo caso la coppetta tende a salire e anche se lasciate il gambo ho letto opinioni di donne che si spaventano un po’ e che pensano che diventi difficile recuperarla. A mio avviso non è una situazione drammatica e migliora molto con la pratica: basterà spingere con i muscoli vaginali e la coppetta scenderà. Se la coppetta sale il gambetto può aiutarvi ad afferrarla, ma ricordatevi che va sempre tolto il sottovuoto prima di tirarla fuori!
La taglia 2 di Eco-cup è più piccola della taglia 2 o L di altre marche.
Qui sotto vi inserisco una galleria con delle immagini di confronto tra Eco-cup in taglia 2 e altre coppette in taglia 2 o L a mia disposizione. Ho inserito anche i classici schiacchini, ottenuti premendo leggermente le coppette tra loro, per far notare le differenti conicità a livello di bordo e corpo. Sotto le foto potete leggere qualche info in più sulla differenza tra le coppette.
Ecocup 2 (blu) vs Mamicup L (viola)



Ecocup 2 (blu) vs Lunette 2 (gialla)



Ecocup 2 (blu) vs Ladycup L (rossa)




Ecocup 2 (blu) vs Amycup Crystal M (celeste)



Ecocup 2 (blu) vs Cuplee L (viola)



Ecocup 2 (blu) vs Yuuki soft 2 (trasparente)


Ecocup 2 (blu) vs Gaiacup L (bianca)



Ho potuto provare solo Eco-cup in taglia 2 ma, viste le sue dimensioni ridotte, si è rivelata perfetta per me nonostante io non abbia ancora partorito.
Ha retto il mio flusso medio nel giorno più abbondante per circa 6 ore. Mi ha dato qualche perdita, più che per la capienza, perchè i fori per il sottovuoto si sono otturati a causa del flusso mucoso: è una cosa che come ho già detto succede ed è abbastanza inevitabile. Di sicuro questo tipo di fori obliqui e piccoli risente maggiormente del problema.
Nei giorni di flusso scarso arrivo tranquillamente alle 12 ore senza perdite.
Come sempre queste considerazioni sono soggettive e legate al tipo di flusso della persona che utilizza la coppetta. Quindi se siete alle prime armi, per regolarvi meglio sulle ore di autonomia, potete usare un salvaslip o un assorbente di piccole dimensioni. Questo accorgimento vi permetterà di vivere la coppetta con maggiore tranquillità, finchè non avrete acquisito abbastanza sicurezza da capire come gestirla al meglio.
Non avendo provato la taglia 1 non so darvi purtroppo molte informazioni nel paragone con la taglia 2.

A chi consiglierei Eco-cup?
A donne con pavimento pelvico normalmente tonico. Essendo una semitonica “pura”, si adatta bene sia ai pavimenti pelvici che non presentano ipotono. 
 La coppette è delicata e non mi ha aumentato i dolori del ciclo, cosa che mi era successa con coppette decisamente più toniche (tipo Yuuki soft, Amycup Crystal M, Ladycup).

A chi non consiglierei la Eco-cup?
Tendenzialmente la trovo una coppetta per tutte, tranne nei casi in cui:
  • Avete avuto già esperienze negative con coppette semitoniche. Per esperienze negative intendo che la coppetta non si apre una volta inserita o resta molto schiacciata e vi provoca perdite per questo motivo. E’ necessario essere sicuri che la coppetta non si apra a causa della tonicità sbagliata e non a causa della vostra inesperienza!
  • Donne con pavimento pelvico sensibilmente ipotonico. Un pavimento pelvico debilitato tende a non reggere la coppetta, che inizierà a scendere. Se avete già provato una coppetta che vi ha dato questo problema è meglio propendere per una coppetta più morbida rispetto a Eco-cup.
E’ auspicabile che le donne con problemi al pavimento pelvico (incontinenza, prolassi, dolori durante i rapporti, calo del piacere durante i rapporti, infezioni ricorrenti uro-genitali ecc..) si rivolgano sempre ad un’ostetrica o ginecologo esperto in riabilitazione della muscolatura pelvica, facendosi seguire in modo professionale.
Non tanto per utilizzare al meglio la coppetta, ma quanto per evitarvi tutti gli altri fastidiosi problemi.

Facilità d’uso ed esperienza personale
Eco-cup è molto facile da usare: si apre senza grossi problemi sia per la sua buona elasticità, sia per il fatto che è corta. Anche se è semitonica, non è spessa come altre coppette, il che la rende facile da maneggiare. Il materiale a pelle di pesca la rende poco scivolosa: vi aiuterà ad avere una presa più ferma anche se la coppetta è bagnata.
Grazie ai suoi 5 fori fa un buon sottovuoto, ma resta facile da togliere perché il fondo si schiaccia senza dover imprimere troppa forza.
Non mi ha dato alcun fastidio toglierla, perché l’anello non risulta eccessivamente tonico.
Ricordo che si può utilizzare sempre un lubrificante a base d’acqua per rendere meno fastidiose le operazioni di inserimento e rimozione della coppetta mestruale. Il lubrificante elimina la sensazione di attrito e vi permette di rimanere più rilassate!

Consiglierei Eco-cup come prima coppetta?
Si! Concordo con chi consiglia la Eco-cup come prima coppetta mestruale. Il suo ottimo rapporto qualità prezzo la rende davvero una buona scelta.
Può andare bene anche per le ragazze molto giovani e vergini, perchè le sue dimensioni la rendono davvero maneggiabile e la sua tonicità è confortevole e non spaventa neanche le più timorose.

Qualche contro?
Il vero tasto dolente di Eco-cup è la sua scarsa capienza. Molte se ne lamentano, soprattutto dopo il parto quando il flusso tende ad aumentare diventando piuttosto abbondante. La taglia 2, con i suoi 20 ml scarsi, dovrà essere svuotata spesso se avete un flusso abbondante. La taglia 1 è in linea come capienza con le altre taglie piccole e quindi risente meno di questo problema. La differenza tra le due taglie è minima e spesso si consiglia proprio per via della capienza una taglia 2 anche a chi non ne avrebbe le caratteristiche di età e parti.

Le donne sopravvalutano il proprio flusso mestruale con l’uso degli assorbenti. Con l’uso della coppetta mestruale in molti casi viene ridimensionato. Però, se per esempio siete costrette ad usare assorbenti notte anche di giorno (facendo sempre riferimento al giorno di flusso maggiore) allora dovreste cercare una coppetta più capiente: almeno dai 25 ml in su.

Per darvi un’idea delle differenze tra coppetta mestruale e assorbenti posso dirvi che con il mio flusso medio, durante i giorni di flusso più abbondante cambiavo assorbente giorno ogni 3 ore (5-6 assorbenti), mentre la notte usavo i lunghi notte. Con le coppette da 28-30 ml arrivo ai fori dopo circa 8-10 ore (sempre nei giorni di flusso maggiore, con differenze da ciclo a ciclo). Con i 20 ml di Eco-cup sono arrivata a circa 6 ore. E’ considerato un tempo accettabile, visto che i produttori dicono che l’autonomia nei giorni di flusso maggiore arriva a 4 ore.

Dove comprare Eco-cup?
Ecocup si può trovare anche nei negozi, come vi ho detto all’inizio della recensione. Nel caso vi vogliate affidare agli acquisti online, potete rivolgervi:
  • Sito coppetta-mestruale.it, qui
  • Sito menstrualcup.co
  • Per la Lybera, è presente uno shop nel loro sito.

Per tutte le ragazze che sono curiose di provare la coppetta mestruale, ma ancora non sanno bene di cosa si tratta, vi consiglio di leggere qui e qui per capire come scegliere la coppetta mestruale e come risolvere i più comuni problemi riscontrati durante l’uso.

Vi ricordo che per qualsiasi domanda potete commentare l’articolo o scriverci su “Donne con la coppetta” di cui sono anche una delle admin e dove troverete tante informazioni utili e un supporto attivo da parte delle altre utenti del gruppo!