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27 dic 2017

Coppette mestruali economiche: ne vale la pena?

L’estate è alle porte e per le donne si presenta il problema della gestione delle mestruazioni tra giornate con temperature torride, mare e piscina...
È proprio in questa stagione che tante di voi decidono di passare alla coppetta mestruale, troppe volte senza informarsi adeguatamente prima dell’acquisto.


Non fatevi prendere la panico.. la coppetta mestruale può essere la soluzione a tutti i vostri problemi!
Il primo istinto è quello di andare in farmacia o al supermercato e acquistare quello che si trova.
Spesso chi vende non è informato sulla coppetta, soprattutto
perché il boom della vendita di questo dispositivo è un evento piuttosto recente.
Potreste anche trovare chi vi vuole vendere il modello che ha disponibile, facendolo passare per universale.
Le conseguenze?
Una coppetta mestruale non adatta alle vostre caratteristiche vi porterà a pensare erroneamente che nessuna coppetta mestruale fa per voi.

I modelli in commercio sono tantissimi, ognuno con caratteristiche diverse, e la scelta va fa fatta seguendo specifici criteri (per saperne di più, leggete qui e qui).
C’è chi preferisce rivolgersi ad acquisti online, mossa piuttosto azzeccata: in internet troverete siti fornitissimi e specializzati come
coppetta-mestruale.it o menstrualcup.co.
Sicuramente rischiate di sbagliare meno
perché potrete vedere quanti tipi di coppette diverse ci sono e potrete avere per ognuna specifiche indicazioni.
Inoltre, i gestori di questi e-commerce sono disponibili a darvi qualche consiglio e a rispondere alle vostre domande e curiosità.

IL PROBLEMA DEL PREZZO

Il mercato offre coppette mestruali per tutte le tasche: dai 10 della Yuuki, fino ai 30 della Luv ur body. Sono cifre assolutamente ammortizzabili in quanto smetterete di spendere gli stessi soldi in assorbenti e tamponi. E smetterete di spenderli non per 1 mese, ma per quasi 10 anni!

Nonostante questo, molte si trovano a storcere il naso difronte alla possibilità di “sprecare” dei soldi per l’acquisto di un dispositivo che poi non piacerà e non verrà utilizzato. Ecco quindi che scatta l’idea di cercare coppette mestruali economiche su eBay, Groupon, Amazon, Aliexpress, ecc...
In questi siti, lo sapete, viene venduta qualunque cosa, compresi falsi o articoli che non sono necessariamente prodotti seguendo standard di qualità appropriati e normative vigenti.

Ho fatto una prova per voi: ho acquistato alcune di queste coppette mestruali economiche, spesso ribattezzate “coppette cinesi”, per paragonarle a coppette europee e americane vendute su siti ufficiali a prezzo più alto. Ho scelto Aliexpress come sito prova proprio perché è il più gettonato in fatto di prezzi stracciati.
Mi sono voluta davvero “rovinare” acquistando coppette mestruali economiche, ma di marca, con prezzi che in offerta oscillano dai 7 ai 2 euro. Ho evitato le coppette mestruali economiche senza brand vendute anche a 90 centesimi.
Le coppette mestruali economiche mi sono arrivate dopo 30 giorni circa dall’ordine, complete di confezione, sacchettino e istruzioni per l’uso. Queste ultime sono piuttosto sgrammaticate e incomplete: se una donna dovesse approcciarsi alla coppetta mestruale affidandosi unicamente alle istruzioni fornite, non ci capirebbe un tubo.
Ho acquistato solo taglie L o 2, in riferimento alle mie caratteristiche e esigenze che ormai ho capito provando altre coppette mestruali.
Per avere maggiori garanzie ho acquistato iCare e Anytime direttamente dall’azienda che dice di produrle, cioè la Rockbrook.
iCare è l’unica che per un periodo aveva anche un suo sito produttore, sito che ora non riesco più a trovare! Viene venduta, oltre che su Aliexpress, su Popotamo, eBay e Amazon e altri siti simili.
Di Aneer ne ho acquistate due, poiché mi incuriosiva il fatto che coppette diverse fossero vendute con la medesima confezione (unica differenza è la scritta che compare sotto il logo Aneer:”mooncup” su una e “menstrual cup” sull’altra).
Curiosando su Aliexpress e su altri siti simili, noterete che nello stesso annuncio vengono proposte foto di coppette mestruali diverse: è difficile capire cosa effettivamente state comprando.
In alcuni casi il venditore utilizza anche i nomi di altri brand, come ad esempio Ladycup o Mooncup: state molto attente a non confondere queste coppette con quelle originali, pensando di portarvi a casa a prezzo stracciato prodotti che normalmente vengono venduti a 20-30 euro.
Secondo quanto riportato dai venditori da cui ho acquistato le coppette mestruali economiche presenti in questo articolo, la produzione ha sede in territorio europeo e americano, presso aziende specializzate nella produzione di silicone medicale.
A riprova della buona fede vengono forniti i certificati di qualità ISO, SGS e altri, che si riferiscono all’azienda produttrice del silicone e al silicone utilizzato.
Si tratta di documenti scannerizzati, i cui riferimenti sono a volte chiari, a volte no.

La Anytime è apparentemente uguale alla Sckooncup, ma ci sono differenze evidenti:
  • Sulla Sckooncup originale è presente il nome del brand e la scritta MADE IN USA
  • Il gambo è diverso: palline per Sckooncup, tacchette per Anytime
  • Il silicone utilizzato è diverso: quello di Anytime è opaco e “plastico” al tatto, quello di Sckooncup più trasparente e simile ad un pelle di pesca classico.

La iCare verde e la Aneer rosa sono uguali: stesso materiale, forma, tonicità, tacchette su fondo e sul gambo. All’interno presentano le medesime tacchette con i numeri per valutare l’entità del flusso.
La Aneer rosa mi è arrivata leggermente ovalizzata, mentre i gambetto della iCare si presenta ricurvo e ho visto che altre ragazze che l’hanno acquistata se la sono ritrovata così.
Il prezzo delle due coppette, nonostante siano identiche, è diverso: iCare viene venduta a circa 7 euro in offerta (prezzo originale oscilla dai 16-22 euro), mentre la Aneer a circa 2 euro prezzo originale 6-8 euro).
Una terza coppetta uguale a iCare è la iClean.

QUALITÀ DELLE COPPETTE MESTRUALI ECONOMICHE

Le coppette mestruali economiche una volta aperte avevano un odore leggermente plastico, ma questo si è verificato anche con altre coppette in mio possesso. Capita quando arrivano chiuse in sacchettini di plastica: lasciate qualche ora all’aria, perdono l’odore.
Altre donne hanno riportato nei forum e nei gruppi Facebook che seguo (Donne con la coppetta e Coppetta mestruale esperienze e consigli) che le coppette mestruali economiche hanno mantenuto un odore sgradevole nel tempo e successivamente al loro utilizzo.
I siliconi di queste coppette mestruali economiche appaiono al tatto di qualità inferiore rispetto a quelli di altre coppette in mio possesso, soprattutto per quanto riguarda la Anytime.
Quest’ultima non è perfettamente liscia, ha dei rilievi sul fondo piuttosto alti e leggermente inclinati. I buchi del sottovuoto non sono completamente aperti, perchè permangono residui di lavorazione (presenti anche lungo il bordo).
Anche la Aneer viola non è particolarmente confortevole a tatto.
Se avete provato iCare e vi siete trovate bene, ma volete una coppetta che abbia maggiori garanzie di qualità e sicurezza, vi consiglio Klivee (made in Italy) o Cuplee (made in Russia). Entrambe sono prodotte in europa, hanno consistenza gommosa e forma simile a iCare. Le ho provate entrambe e cercherò di recensirvele al più presto!

La Aneer viola è uguale per forma, tonicità e sensazione al tatto ad un’altra coppetta in mio possesso: la Lolacup.
Lolacup ha un sito produttore dove troverete alcune informazioni. L’ho provata e non ho ancora scritto la recensione, ma spero di poterlo fare presto.
Per esperienza con altre coppette i fori per il sottovuoto piccoli tendono a otturarsi con il muco presente nel flusso mestruale. Le coppette con solo 2 fori per il sottovuoto possono perderlo più facilmente (soprattutto se sono morbide e voi avete pavimento pelvico tonico).
Le capienze di queste coppette sono adeguate e in linea con coppette che normalmente con il mio flusso reggono parecchie ore (flusso medio-scarso con durata di 8 ore nei gg di flusso più abbondante).
Essendo coppette tendenzialmente morbide sono più adatte a chi ha pavimento pelvico indebolito, tranne la Anytime che è semitonica e quindi va bene anche per chi ha pavimento pelvico di tonicità fisiologica.

USABILITÀ DELLE COPPETTE MESTRUALI ECONOMICHE IN MIO POSSESSO.

Per l’inserimento e la rimozione di queste coppette mestruali economiche non ho incontrato difficoltà, visto che ormai la manualità l’ho acquisita. C’è da precisare che iCare e le Aneer sono piuttosto morbide e quindi ho dovuto maneggiare un po’ di più per farle aprire.
La Anytime è quella più facile da far aprire e posizionare essendo semitonica con anello rinforzato, ma l’ho trovata più fastidiosa per quanto riguarda i rilievi sul fondo.
Dopo la bollitura la Anytime si è leggermente discolorita e il suo gambetto si è leggermente incurvato, mentre le altre non hanno presentato alterazioni (Aneer rossa era ovalizzata ed è rimasta ovalizzata).
Non ho testato le diverse coppette durante il ciclo, in quando non sono completamente sicura che siano prodotte secondo standard adeguati.
Ovviamente questo è un problema che mi sono posta io, poiché apparentemente le garanzie ci sono tutte e sarebbe scorretto dirvi, con assoluta certezza, che sono coppette pericolose.
Da esperienze di donne che hanno utilizzato queste coppette per diversi cicli, posso riportare che dopo poco le coppette si sono rotte (aperte lungo il bordo, o in prossimità dei fori).
Molte di queste donne sono passate a coppette di altri brand sottolineando come la differenza d’uso è palese. Vi riporto la loro opinione in quanto, utilizzando le coppette per provarle con un solo ciclo, non posso avere sicurezze sulla loro durata nel tempo.

COSA NE PENSO DI QUESTE COPPETTE MESTRUALI ECONOMICHE?

iCare, Aneer, Anytime sono coppette utilizzabili che daranno da un punto di vista pratico le medesime garanzie e problematiche che danno le altre coppette mestruali.
Però avete presente il detto “What you give is what you get”?
Non si riferisce ai beni materiali, ma lo possiamo riadattare facilmente a questa situazione: pagando poco spesso si ottiene un prodotto che vale poco.
Non è assolutamente vero che “Tutto ciò che è prodotto in Cina ha la medesima qualità, quindi tantovale prendere una cosa che costa poco..”
Ci sono aziende in tutto il mondo che producono prodotti di qualità, altre che producono ciofeche.
Rubycup è prodotta in Cina, ma la qualità del silicone medicale utilizzato per lei non è minimamente paragonabile al silicone usato per le coppette cinesi di cui stiamo parlando (come non è paragonabile al silicone usato per altre coppette prodotte in europa).
Possedendo numerose coppette mestruali posso tranquillamente dire che non sono tutte uguali.
Qualità inferiore non vuol dire che le coppette sono pericolose per la salute, ma semplicemente che l’esperienza d’uso potrebbe essere più deludente.
Lungi da me fare terrorismo sulle coppette cinesi: sarebbe scorretto dirvi che sono pericolose o tossiche, in quanto non sono a mia disposizione conto-analisi sul materiale che lo dimostrino.
Però nel caso specifico le coppette mestruali ricordiamo che sono dispositivi riutilizzabili per anni, che vanno sottoposti a bollitura e che stanno all’interno del nostro corpo per almeno 4-7 giorni al mese, 24h su 24.
Penso che sia legittimo pretendere qualità e sicurezza, come pretendiamo qualità e sicurezza per i giochi dei bambini o per altri prodotti che utilizziamo ogni giorno.
Se un prodotto è venduto a prezzi molto bassi, da qualche parte si sono dovuti contenere i costi.
Può essere che l’azienda decida di non pagare per avere certificazioni di enti privati non obligatorie, oppure che decida di risparmiare sul confezionamento, sulla distribuzione.. Ma potrebbero decidere di risparmiare sulla qualità del materiale!
Sta a voi fare delle considerazioni a riguardo e decidere se e di chi fidarvi o meno.
Sulle coppette europee e americane le informazioni sono molto più precise rispetto a quelle fornite dai produttori di coppette cinesi: potete avere perfino i riferimenti sul materiale siliconico e sulle aziende che lo hanno prodotto.
Le confezioni sono curate, le istruzioni in allegato alle coppette sono dettagliate e permettono una immediata comprensione dell’uso e della gestione che andrà fatto per quell’oggetto.
Acquistando da canali sicuri e specializzati in coppette, potrete affidarvi a un servizio clienti qualificato, qualora insorgano problemi di qualsiasi tipo.

PICCOLA PARENTESI SUL PROBLEMA DEL REBRAND: PERCHÈ CI SONO COPPETTE UGUALI, VENDUTE CON NOMI DIVERSI?

Vi metto un link di un interessante articolo che riguarda coppette che hanno forma uguale, ma che vengono vendute con nomi diversi: qui.
Il motivo principale è che le aziende si appoggiano a ditte esterne per la produzione delle coppette, visto che hanno bisogno del silicone. Il silicone viene prodotto da aziende che lo utilizzano non solo per lo stampaggio di coppette mestruali, ma di altri oggetti e dispositivi. Esempio: la coppetta LUV viene progettata e disegnata dall’azienda A, ma poi viene creato uno stampo dall’azienda B che fa solo stampi, o dall’azienda C che produce sia stampi, sia misture siliconiche, e che quindi produce la coppetta.
Alcuni marchi di coppette hanno un loro stampo in esclusiva, come la LUV appunto, che trovate SOLO come LUV in commercio e non assomiglia a nessun’altra coppetta.
Altri invece usano stampi pre-esistenti che vengono proposti direttamente dalle aziende B o C alle aziende A che vogliono iniziare a vendere coppette mestruali.
Questo per dire che non c’è necessariamente da allarmarsi quando una coppetta è uguale ad un’altra: può voler dire che diversi produttori si rivolgono alla stessa ditta produttrice di siliconi.
Ovviamente usare uno stampo già esistente permette di abbattere i costi della produzione, il che si riflette con la possibilità di vendere una coppetta a prezzo inferiore.
C’è però anche la possibilità che gli stampi siano copiati, come dichiarato in passato dai produttori di Mooncup, che si sono visti “derubare” sia il nome, sia la forma della coppetta. E qualche sospetto mi viene anche per Sckooncup che abbiamo visto essere stata scopiazzata da Anytime.
Infine, è possibile che venga usato lo stesso stampo con una mistura siliconica che non è la stessa per tutte le coppette stampate. Quindi avrete coppette apparentemente uguali, con qualità diverse, esattamente come succede per il makeup, i vestiti, i prodotti tecnologici e altri articoli tarocchi.
Ognuno è libero di acquistare per sé quello che vuole, dove vuole. Se pensate che una di queste coppette mestruali economiche faccia per voi, nessuno vi dissuaderà dall’acquisto. Ma tenete a mente che esiste la possibilità che vi portiate a casa qualcosa che ha minori garanzie rispetto all’acquisto su canali ufficiali.
Personalmente, sia qui che nei gruppi che seguo, consiglio di diffidare dai prodotti troppo a buon mercato.
Se decidete di passare alla coppetta mestruale cercate un prodotto di qualità, acquistandolo secondo le vostre caratteristiche e non guardando solo il prezzo: vedrete che ne sarete maggiormente soddisfatte.

Per qualsiasi tipo di supporto vi ricordo che potete iscrivervi alla pagina facebook “Donne con la coppetta”, oppure potete commentare sotto a questo articolo.

About the author: Erica
29 anni, laureanda in medicina veterinaria con una passione particolare per la microbiologia, gli animali non convenzionali e la sicurezza alimentare. Amo la natura in tutte le sue forme e credo fermamente che ognuno debba fare il proprio meglio per prendersi cura di questo nostro meraviglioso pianeta.

Batteri: quando sono pericolosi sulla coppetta mestruale?

Una delle domande che mi viene posta sempre quando dico di utilizzare la coppetta mestruale è: la coppetta può essere fonte di infezione?
Con questo articolo cercherò di darvi delle risposte, sperando di rassicurare le più dubbiose tra voi.
Sono tante le donne che pensano che la coppetta mestruale non sia igienica e a volte questa tesi è avvalorata da alcuni medici che non sono sufficientemente informati su di essa.
Infatti, se si legge qualche articolo presente su PubMed (motore di ricerca che trova articoli pubblicati su riviste scientifiche certificate) si evince che, da un punto di vista igienico, la coppetta non è più pericolosa di un assorbente interno.
Anzi, proprio per la sua funzione di raccogliere e non di assorbire, si rivela anche più rispettosa della fisiologia vaginale.
Perchè allora molte donne hanno dei timori a riguardo? Probabilmente il problema sorge sulla limitata conoscenza della microbiologia e l’eccessivo timore che abbiamo riguardo alle malattie veicolate da batteri.
Ho preparato per voi delle piastre in laboratorio per farvi capire come la coppetta sia più pulita sia della vostra vagina, che delle vostre mani.

Batteri: sono tutti pericolosi?

Non tutti i batteri sono una minaccia per la nostra salute, contrariamente a quanto può pensare un profano della microbiologia.
Purtroppo questo è un messaggio veicolato dai media che spingono all’acquisto di prodotti per l’igiene della casa e della persona o di additivi che “eliminano il 99% dei batteri” e chi più ne ha più ne metta.
L’igiene è importante, ma siamo sicuri di fare attenzione a quelli che sono i veri pericoli, le vere “bombe microbiologiche” presenti nelle nostre case?
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Condividiamo la vita con miliardi di batteri e per fortuna il nostro sistema immunitario ci difende dagli eventuali attacchi esterni. Il corpo mette in atto molti “trucchi” per difendersi, ad esempio il nostro stomaco è dotato di succhi gastici che sono acidi, quindi inospitali per molti patogeni. I batteri lattici presenti nelle nostre vagine producono sostanze antibatteriche che limitano la crescita di batteri non “buoni”. Che dire poi del meccanismo della febbre: il rialzo della temperatura rende quest’ultima poco adatta all’ulteriore proliferazione batterica (o virale) durante la malattia.
I batteri non colonizzano solo il mondo attorno a noi, ma anche il nostro corpo e li ritroviamo nell’intestino, in bocca, sulla cute, in orecchie, naso, vagina.. In questo caso sono coinvolti nello svolgere funzioni fondamentali per la nostra salute. Quando i delicati equilibri delle flore microbiche vengono alterati, ne subiamo le conseguenze: basti pensare a cosa succede quando prendiamo un antibiotico o quando eccediamo nella detersione della cute o della vagina.
Cosa succede se uccidiamo, oltre i batteri “cattivi”, anche i batteri “buoni”? Compaiono irritazioni, infezioni, dermatiti, secchezza, prurito...

Entriamo in contatto con batteri continuamente, ma ciò non basta per ammalarsi.
Per dare malattia in un immunocompetente un batterio X potenzialmente patogeno deve riuscire a:
1) Raggiungere la sua dose infettante, cioè un numero minimo di unità che gli servono per attaccare in modo efficace l’ospite. Se non raggiunge questo numero minimo, non può dare malattia. La dose infettante utile a dare malattia cambia in base al batterio che stiamo prendendo in considerazione.
2) Avere una certa virulenza, cioè deve avere determinate caratteristiche che gli permettono di dare malattia una volta entrato in contatto con l’ospite.
3) Battere le difese immunitarie dell’ospite, il quale, se non è immunodepresso, si difende benissimo fino a che ne ha le forze.
Solo bambini e anziani possono essere molto più suscettibili alle infezioni proprio perchè nel primo caso il sistema immunitario non è ancora ben formato, mentre nel secondo è fortemente indebolito.
Una persona normale in condizioni normali è immunocompetente, ecco perchè non siamo sempre ammalati!
4) Il batterio deve entrare nel corpo attraverso una via congeniale alle sue caratteristiche (ad esempio deve penetrare nel corpo per via orale) e deve raggiungere il suo tessuto “preferito” che sarà colpito dalla patologia.
Se non entra per quella via, non riesce a dare malattia.
Ecco perchè io posso toccare delle superfici contaminate con le mani, e posso entrare in contatto ad esempio con delle salmonelle. Ma non per questo mi ammalo di salmonellosi!

Ma quali sono i principali veicoli di batteri attorno a noi?

Gli oggetti più sporchi con i quali entriamo in contatto ogni giorno sono presenti in abbondanza nelle nostre case, e li utilizziamo senza porci il minimo problema.
Potete leggere qualcosa qui e qui. Sono sicura che qualcuna di voi rimarrà stupita nel leggere queste classifiche. Sono utili per fare mente locale sul fatto che la coppetta mestruale è l’ultimo dei vostri problemi in quanto veicolo di patologie gravi.
E’ evidente che il vero pericolo quando si parla di batteri e malattie è riferibile solo ai nostri comportamenti scorretti, ad esempio non lavarci le mani accuratamente o non maneggiare e conservare correttamente gli alimenti.
Considerate che sul cibo sono presenti batteri nonostante le lavorazioni messe in atto per ridurne al minimo la presenza (es. pasteurizzazione).
Le nostre mani sono il principale veicolo di batteri: li portiamo qua e là toccando gli oggetti, li scambiamo tramite strette di mano ecc.. Alcuni di questi batteri riescono a sopravvivere sulle superfici per tempi considerevoli.
Il mio esperimento è molto banale, ma anche efficace perchè permette di visualizzare le differenze che riguardano la presenza batterica nelle diverse superfici. Ho fatto dei tamponi e li ho seminati su piastra preparata con agar nutriente e poco selettivo (TSA). Su questo tipo di agar possono crescere senza particolare difficoltà microrganismi con caratteristiche diverse tra loro.

In questa prima piastra vedete la differenza tra un tampone fatto su mani lavate per 30 secondi con sapone e uno fatto su mani sporche.
La differenza è notevole: quei puntini che si vedono chiaramente sull’agar sono colonie batteriche. Niente di strano, come vi dicevo all’inizio sulla nostra cute ci sono SEMPRE dei batteri commensali (per fortuna) che rimangono presenti anche dopo il lavaggio. Se così non fosse le nostre mani sarebbero sterili e i chirurghi per operare non dovrebbero mettere in atto tutte quelle accortezze fatte di lavaggi intensi con saponi fortemente antibatterici, o non dovrebbero essere obligati all’uso dei guanti sterili (che non sono i normali guanti usa e getta da ambulatorio).
Non solo la cute non è sterile, ma lo è ancora meno l’asciugamano che ho usato per asciugarmi le mani: lo avevo cambiato da due giorni, quindi assolutamente in linea con le abitudini di chiunque. Non credo ci sia qualcuno di voi che usa asciugamani usa e getta a casa, o panni sterilizzati come quelli che usano sempre i chirurghi prima di operare..
Avere le mani bel lavate è sufficiente a mettervi al riparo da rischi infettivi: questa piastra serve a farvi capire che la coppetta è sicura tanto quanto le mani che utilizzate per maneggiarla.

3 - Mani sporche; 4 - Mani lavate 30 sec col sapone

Ci sono donne che sentono la necessità di disinfettare la coppetta mestruale utilizzando prodotti molto aggressivi, arrivando addirittura ad utilizzare prodotti assolutamente sconsigliati come la candeggina.
Il problema principale è che queste non credono che la bollitura sia sufficiente ad eliminare i batteri che possono trovarsi sulla coppetta.
La bollitura è invece assolutamente affidabile, perchè i batteri mesofili (quelli che comunemente provocano malattia nell’uomo o vivono con lui come simbionti) vengono eliminati già con l’esposizione a una temperatura di 60°C.
Nella piastra qui sotto vi mostro la differenza tra coppetta lavata solo con il sapone neutro e la coppetta dopo bollitura. Il tampone è stato eseguito su una coppetta solo sciacquata con acqua e a 15 giorni dalla fine del flusso mestruale.
Nell’acqua dopo la bollitura ho aggiunto anche del bicarbonato che è un batteriostatico (lo aggiungo principalmente perchè toglie l’odore ferruginoso del sangue, non perchè penso che sia necessario ad ottenere maggiore pulizia). Non va usato in eccesso perchè è comunque basico e alcuni siliconi risentono di questo.
Come vedete il tampone da coppetta dopo bollitura non ha permesso di coltivare alcun batterio, nè fungo, nè lievito. La bollitura a 100°C per 5 minuti elimina qualsiasi forma di vita vegetativa che può essere presente sulla coppetta (io ho usato microonde a 750 W per 4 minuti). Ovviamente la coppetta è sterile fintanto che non viene portata fuori dall’acqua, per questo motivo preferiamo dire che subisce una disinfezione piuttosto che una sterilizzazione.
Per mantenere la sterilità della coppetta dovreste maneggiarla sotto cappa da laboratorio, con guanti sterili, asciugandola con un panno sterile.. Per quale motivo dovreste farlo? La dovrete poi usare in vagina, luogo tutt’altro che sterile!
Ho prelevato il tampone da entrambe le coppette senza toccarle con le mani e senza asciugarle, in modo che l’esame non venisse sfalsato da quello che potevo lasciare io sulla coppetta dopo il lavaggio o la bollitura.

5 - coppetta dopo bollitura; 6 - coppetta dopo lavaggio con solo sapone neutro



L’ultima piastra la metto per chi qualche tempo fa mi ha detto di non credere che la bocca è più sporca della vagina.
Penso che rimarranno molto deluse nel sapere che nella bocca ci sono più di 600 tipi di batteri diversi, molti di più di quelli che sono presenti nella vagina. Anche in questo caso sono un mix di batteri utili e non utili, questi ultimi tenuti tranquillamente a bada con dentifricio e spazzolino.
Eccovi quindi un tampone della mia bocca e uno della vagina: è chiaro che se in una vagina sana ci sono batteri lattici e altre rare presenze (altri batteri e lieviti come candida), in una bocca ci sono una miriade di batteri in più.
Lo si evince contando le colonie cresciute dalle due diverse semine.

1- flora batterica vaginale; 2 – flora batterica della bocca

Cosa possiamo concludere da questo esperimento?

Ovviamente non sono la prima persona al mondo a fare dei test sulla sicurezza delle coppette mestruali. Altri prima di me le hanno paragonate a assorbenti e tamponi, arrivando alla conclusione che non siano più pericolose di questi due più diffusi (mi auguro sempre meno) dispositivi.
Tutti questi dispositivi hanno necessità di essere gestiti seguendo le basilari norme igieniche.
Il sangue mestruale può essere un substrato per la crescita batterica se e solo se lo si mantiene in vagina per troppo tempo, perchè gli eventuali batteri “cattivi” trovano nutrimento e temperatura ideale per la loro crescita. La stessa cosa può succere se non ci si cambia l’assorbente esterno o interno con frequenza.
Con la coppetta inserita basta NON SUPERARE LE 12 ore di permanenza in vagina.
Alcuni produttori tirano indietro l’orologio dicendo di non superare le 6-8 ore, come si consiglia con gli assorbenti interni. Perchè possiamo dire di arrivare a 12 ore? Proprio per il fatto che la coppetta non assorbe e non crea un ambiente particolarmente favorevole per la proliferazione batterica, come invece succede con i tamponi interni. Entro le 12 ore la crescita batterica è limitata, quindi è un tempo di sicurezza affidabile per la gestione sicura della coppetta mestruale.
Per mia esperienza so che molte donne sforano le 12 ore, ma è un comportamento da dissuadere anche se si ha un flusso scarso. Basta mettersi un memo sul telefono, non è così difficile!
Maneggiate la vostra coppetta mestruale sempre con le mani pulite, perchè possono essere quelle il reale pericolo: attraverso le mani si possono veicolare sulla coppetta batteri che normalmente non ci sarebbero (ad es. batteri di origine fecale come E.Coli)
I batteri che io ho ritrovato sulla coppetta maneggiata con cura sono quelli normalmente presenti in vagina.
Se vi irritate mettendo e togliendo la coppetta mestruale, perchè siete poco pratiche, o perchè non usate lubrificante nonostante questo aiuti, o perchè avete le unghie molto lunghe e vi siete pizzicate, può subentrare un’infezione.
Ma l’infezione non vi è venuta per colpa della coppetta mestruale, bensì perchè i batteri già presenti nell’area “approfittano” della cute lesa e quindi più vulnerabile.
Alcune infezioni sono persistenti e se mal curate possono cronicizzare. Prima di pensare che sia colpa della coppetta, valutate se avete fatto tutto il possibile per curarvi e soprattutto se siete andate dal medico a farvi fare una diagnosi specifica.
Tutti i batteri o i lieviti rispondono meglio a certi tipi di farmaci e accorgimenti e per questo è importante individuare correttamente l’agente infettivo che sta causando la malattia.

La coppetta è prodotta in silicone medicale e ne esistono di vari tipi, ma le caratteristiche di questo materiale sono pressochè identiche.
Il silicone medicale è ampiamente utilizzato in medicina proprio per la sua peculiarità di essere scarsamente attaccabile dai batteri. La sua superficie è molto meno rugosa rispetto ad altre plastiche e per questo viene utilizzato anche per impianti intra-corporei, che possono durare anni e anni prima di essere sostituiti.
Da anni si sa che sulla superficie dei dispositivi medicali, come ad esempio i cateteri, si può formare un biofilm batterico che ha come principale problema l’essere resistente a disinfettanti e antibiotici.
Ovviamente si tratta di un caso limite, perchè parliamo di problemi in pazienti ospedalizzati e/o immunodepressi e riguardano l’uso di dispositivi che vengono inseriti prevalentemente in vene o arterie.
Anche se sulla nostra coppetta mestruale si formasse un biofilm, le condizioni di pericolosità dello stesso sono pari a zero.
Inoltre, per evitare che questo biofilm diventi molto più resistente, è proprio utile utilizzare la bollitura piuttosto che agenti chimici ai quali i batteri che formano il biofilm possono diventare resistenti, al contrario di quanto accade per il calore.

Il silicone viene scelto per la coppetta soprattutto perchè è un materiale facilmente igienizzabile, visto che resiste benissimo alle alte temperature e non teme minimamente di essere esposto ai 100°C dell’acqua. Mettendo la coppetta in immersione nell’acqua l’eliminazione dei batteri inizia dai 60°C e continua in modo logaritmico man mano che aumenta la temperatura. Considerate che una parte dei batteri presenti sulla coppetta li eliminerete con il lavaggio pre-bollitura, il resto verrà eliminato con la bollitura.
Se usate coppetta con infezioni in corso potete prolungare la bollitura a 10 minuti.
Ricordate in ogni caso che, anche se durante un’infezione c’è una maggiore presenza di un patogeno, le difese immunitarie sono già attive per eliminarlo (quindi il numero di batteri si riduce) e soprattutto non cambiano le caratteristiche dei batteri stessi.
Con una bollitura al mese la coppetta non si rovina, quindi non temete di usare questo metodo di igienizzazione.
A seconda della tipologia il silicone resiste invece meno a sostanze acide e basiche, per cui dovete sempre leggere se sul sito del produttore vengono sconsigliate alcune sostanze.
La durata del silicone medicale varia dai 2 ai 10 anni, a seconda del tipo di prodotto. Per essere sicure della durata della vostra coppetta, o per capire se ci sono particolari sostanze da evitare, chiedete informazioni al produttore della stessa.
Come si capisce chiaramente dalle piastre, le colonie di batteri ottenute dal tampone sulla coppetta mestruale non fatta bollire sono di gran lunga inferiori rispetto a quelle presenti naturalmente nel luogo in cui viene alloggiata durante le mestruazioni: la vostra vagina.
Vi consiglio comunque di fare esattamente quello che c’è scritto su tutti i foglietti illustrativi di tutte le coppette in commercio (tranne femmycycle che si disinfetta con una soluzione di acqua e aceto, per via del silicone con cui è fatta): fate bollire la vostra coppetta una volta al mese, o prima o dopo le mestruazioni.
Se la fate bollire a fine mestruazioni, la potrete riporre pulita e pronta per l’uso al ciclo successivo.
Se farete bollire la vostra coppetta sarete sicure di eliminare tutti i residui presenti su di essa e non ci sarà il benchè minimo rischio riferibile all’uso della stessa.

L’igiene è importante e ci ha permesso di ammalarci di meno, ma non deve diventare maniacale. L’uso di troppi agenti chimici ha lo stesso effetto dell’uso scorretto degli antibiotici: i batteri si adattano e diventano sempre più resistenti.
Evitate quindi questi prodotti che possono avere effetti negativi sia per la nostra salute che per l’ambiente!
Se dovete per forza farne uso per qualche motivo almeno utilizzate solo prodotti dedicati alla disinfezione del silicone medicale.

Spero di avervi convinte con questa dimostrazione. Per qualsiasi perplessità potete come al solito trovare informazioni e supporto nella pagina facebook “Donne con la coppetta”.


About the author: Erica
28 anni, laureanda in medicina veterinaria. Una passione per la microbiologia, perchè "è affascinante vedere la vita che cresce su una piccola piastra di Petri!" Ama la natura in tutte le sue sfaccettature e crede fermamente che ognuno debba fare il proprio meglio, per prendersi cura di questo nostro meraviglioso pianeta.